L'impegno di Bristol Myers Squibb per l'innovazione nella ricerca e sviluppo si spinge oltre le attività interne di scoperta di farmaci e la vasta rete di partnership esterne. Per accelerare l’avvento di nuove e rivoluzionarie scoperte scientifiche, l'azienda offre il suo sostegno anche alle start-up del settore Life Sciences e agli aspiranti imprenditori biotech, attraverso numerosi e diversificati programmi negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
L’innovazione prende il volo con gli incubatori e le nuove strategie
Le iniziative includono un laboratorio di incubazione d’impresa all’interno di un'azienda nel New Jersey, un programma Golden Ticket che concede spazi di laboratorio alle nuove imprese negli Stati Uniti e una varietà di iniziative nel Regno Unito e in Europa, per accelerare la ricerca scientifica di base nell'industria e nel mondo accademico.
“Tutto ciò fa parte del nostro contributo all'ecosistema", ha dichiarato Rupert Vessey, vicepresidente esecutivo e presidente del dipartimento Research & Early Development. “Vogliamo sostenere le imprese giovani e dare agli scienziati gli strumenti per sviluppare idee all'avanguardia. Anche se alla fine non dovessimo giungere a una partnership commerciale, ci interessiamo attivamente ai loro progressi e quando nascerà qualcosa che potrebbe creare valore per il nostro portfolio, saremo in pole position per cogliere insieme queste opportunità".
La scorsa estate noi di Bristol Myers Squibb abbiamo investito 7 milioni di dollari in Nitrome Biosciences, una start-up di San Francisco, che ha vinto la competizione Golden Ticket lanciata dall'azienda, per contribuire allo sviluppo di terapie mirate a un gruppo di enzimi, le nitrasi, coinvolte in diversi meccanismi patologici.
Far crescere l’innovazione nel Garden State
Il fiore all'occhiello delle iniziative di incubazione aziendale è il Thomas O. Daniel Research Incubator and Collaboration Center (TODRICC) nel New Jersey. Il centro prende il nome dall'ex direttore della ricerca di Celgene, ora parte di Bristol Myers Squibb, e nasce da un'idea di Bob Hugin, ex CEO dell’azienda. Il TODRICC testimonia l’importanza delle collaborazioni esterne di Celgene, ora parte di Bristol Myers Squibb, e il suo desiderio di far crescere un ecosistema biotecnologico in quello che negli USA è noto come il “Garden State”.
"Hanno visto ciò che stava succedendo a Cambridge, San Diego, San Francisco e New York City, e hanno detto: 'E il New Jersey?'", ricorda John Anthes, direttore senior di Incubator Management.
Situato all'interno della struttura di R&S dell'azienda di Summit, il TODRICC vanta 16.000 mq di spazi di laboratorio completamente attrezzati, oltre a uffici, sale conferenze e una sala per eventi e didattica messa a disposizione delle società bio-tech che muovono i loro primi passi e condividono la visione di Bristol Myers Squibb di cambiare in positivo le vite dei pazienti attraverso la scienza.
Renata Pasqualini è la fondatrice di due aziende che attualmente lavorano nei locali in affitto del TODRICC: PhageNova Bio, Inc. e MBRACE Therapeutics. Afferma che la qualità della struttura non solo la rende un luogo ideale per la ricerca scientifica, ma aiuta anche ad aumentare la credibilità delle aziende agli occhi dei potenziali investitori.
"L'infrastruttura è straordinaria. Quando le persone vengono in visita, credo che l'incubatore trasmetta esattamente l'immagine che vogliamo comunicare con il nostro modello di business: questa è un'operazione seria, ben organizzata, ben finanziata e il lavoro è svolto in maniera davvero professionale."
Un biglietto in prima classe verso il progresso scientifico
I concorsi Golden Ticket rappresentano una strategia alternativa per conseguire lo stesso obiettivo di aiutare le start-up a far progredire le loro ricerche e far crescere le loro aziende. Le aziende vincitrici ricevono per un anno degli spazi di laboratorio completamente attrezzati e il nostro supporto attraverso delle strutture di incubazione ben consolidate, situate in alcune delle aree dove Bristol Myers Squibb è già presente con le sue attività di ricerca scientifica.
L'azienda ha lanciato la prima edizione del concorso a Cambridge nel 2016, in collaborazione con la struttura di incubazione LabCentral e ancor prima dell’apertura della sua struttura di R&S in città, con l’obiettivo di contribuire all'ecosistema delle start-up biotecnologiche e far crescere la reputazione di Bristol Myers Squibb come partner di riferimento. Da allora, il concorso Golden Ticket si è espanso fino a New York City, in collaborazione con l’incubatore BioLabs@NYULangone e a San Francisco con MBC BioLabs.
"Questi Golden Ticket sono una soluzione importante per aiutare la crescita delle start-up nel settore delle Life Sciences e fanno prosperare le comunità in cui lavoriamo e viviamo", sostiene Kristen Hege, vicepresidente senior per le aree Early Clinical Development, oncoematologia e terapie cellulari, nonché direttrice della struttura di San Francisco. "Il nostro obiettivo è far sì che il supporto di BMS ai tre incubatori e i nostri contributi per le aziende ospitate al loro interno possano contribuire a stimolare la prossima ondata di scoperte scientifiche, portando allo sviluppo di nuovi farmaci, che miglioreranno la vita delle persone affette da malattie gravi".
Un BRIDGE per l'innovazione nel Regno Unito e in Europa
Nel Regno Unito e in Europa, Bristol Myers Squibb sta collaborando al progetto BRIDGE (Biomedical Research, Innovation & Development Generation Efficiency) con EVOTEC, un ente di cooperazione per lo sviluppo di nuovi farmaci.
Secondo Peter Worland, vicepresidente senior di TRC Integrative Sciences per l’azienda, “BRIDGE è qualcosa di più un programma di "pre-incubazione”. Piuttosto che collaborare con aziende già affermate, Bristol Myers Squibb ed EVOTEC si affacciano sul mondo della ricerca universitaria per creare le condizioni atte a trasformare queste scoperte scientifiche in una potenziale impresa. EVOTEC e Bristol Myers Squibb hanno stabilito collaborazioni BRIDGE con le più note istituzioni del mondo accademico nel Regno Unito e in Germania.
“È un 'pre-incubatore' nel senso che stiamo riunendo gli attori del mondo accademico e del settore per dibattere e sperimentare insieme, con lo scopo di valutare se un'idea può essere sufficientemente solida da poter essere sfruttata per fondare un’impresa.
La prospettiva che la ricerca sponsorizzata da BRIDGE possa un giorno affacciarsi sul mercato è ancora lontana poiché l’iniziativa è ai suoi primi passi, forse saranno necessari sette anni o anche di più, ma va bene così”, sostiene Worland.
"Le iniziative come BRIDGE e gli incubatori in generale, danno a Bristol Myers Squibb l'opportunità di dimostrare il suo impegno a lungo termine per l'innovazione e al contempo ci permettono di coltivare le relazioni con persone che potrebbero benissimo figurare tra i futuri leader del settore. L’ambito in cui operiamo è molto vasto, ma al contempo è piccolo in termini di addetti ai lavori, anche nell’ottica di un'azienda che riesce a guadagnarsi la reputazione di partner affidabile".
Le iniziative di questo genere lanciate da Bristol Myers Squibb sono in continua crescita e includono anche una partnership con Biopôle, un campus di Life Sciences orientato all'innovazione con sede a Losanna, in Svizzera, che consente all'azienda di entrare in contatto con una grande comunità di specialisti del settore ed esponenti del mondo accademico.
Come Bristol Myers Squibb siamo anche sostenitori del programma DRIVE del Massachusetts Biotechnology Council, un "acceleratore” biotecnologico che offre diversi strumenti di supporto alle aziende biotech emergenti per avere successo sul mercato.
“Un nuovo approccio elaborato da una di queste start-up emergenti potrebbe portare a un progresso terapeutico e migliorare la vita delle persone affette da malattie gravi", afferma Sharon Cload, VP di Biotherapeutics Discovery.
“Questa è la mission che ognuno di noi porta avanti in Bristol Myers Squibb”.