La Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto: l’importanza della prevenzione 

Il 28 aprile si celebra la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, un materiale che era considerato miracoloso per la sua resistenza e incombustibilità ma si è rivelato un killer silenzioso, responsabile di migliaia di morti ogni anno in tutto il mondo.

28/04/23     
La Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto: l’importanza della prevenzione

Ad oltre trent’anni dall’approvazione della legge 257/1992, che mise al bando l’estrazione, l’importazione, la produzione e la commercializzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono, torniamo a parlare di questo materiale che provoca gravi effetti sulla salute delle persone. 

L'amianto è una fibra minerale che nel passato fu ampiamente utilizzata, senza conoscerne i potenziali rischi. Oggi sappiamo che una delle potenziali conseguenze dell'esposizione a questo materiale, sia professionale che ambientale, è lo sviluppo di un tumore maligno aggressivo nello strato che riveste gli organi del torace e dell'addome (mesotelio): il mesotelioma.

Il mesotelioma è un tumore maligno considerato raro, ma la sua incidenza è in aumento e, una volta diagnosticato, la prognosi di sopravvivenza è spesso negativa. Tra i sintomi, che possono manifestarsi anche dopo molti anni dall'esposizione all'amianto, si possono citare dispnea, dolore toracico, perdita di peso e tosse. In molti casi, questi segnali sono erroneamente attribuiti ad altre patologie, rendendo difficile la diagnosi precoce.

In Italia, il mesotelioma costituisce il 4% della mortalità globale per cancro ma, solo nel 2020, sono stati stimati quasi 2.000 nuovi casi (1.500 uomini e 500 donne) ed il numero è in costante crescita (erano 1.800 nuovi casi nel 2019). Poiché questo tumore è strettamente collegato all’esposizione all’amianto e si manifesta, generalmente, intorno ai 70 anni di età, è fondamentale la sorveglianza sulle persone più esposte al rischio di ammalarsi: ad esempio gli ex lavoratori degli stabilimenti che producevano o trattavano amianto, i loro familiari e gli abitanti delle zone interessate da tali attività industriali. 

In generale, quando si affronta un tumore i tempi sono lunghi e gli interventi invasivi, con il rischio di sconvolgere e rivoluzionare i ritmi e la quotidianità dei pazienti e dei loro familiari: la malattia travolge ogni area della vita.  In particolare, nel caso di tumori rari, come il mesotelioma, i pazienti si trovano ad affrontare percorsi terapeutici più complessi, con difficoltà nell’ottenere informazioni, diagnosi e trattamenti adeguati. 

La consapevolezza delle persone è fondamentale a fini precauzionali, per evitare l’esposizione a queste fibre minerali dannose come l’amianto e per favorire l’individuazione tempestiva dei sintomi caratterizzanti la malattia. La prevenzione è, infatti, la chiave per ridurre l'incidenza del mesotelioma e di altre patologie correlate all'esposizione all’amianto. 

Il progressivo miglioramento delle conoscenze scientifiche sta aprendo nuove interessanti prospettive di cura che prevedono l’utilizzo di farmaci biologici e immunoterapici, oltre alla chirurgia e alla chemioterapia. 

La consapevolezza resta un’arma importante e la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto ci ricorda quanto ognuno di noi possa contribuire a diffondere la conoscenza su questa malattia e a adottare le misure preventive necessarie per proteggere la nostra salute e quella delle persone che ci circondano.

FONTI: https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/giornata-mondiale-delle-vittime-dellamianto/https://www.tumoritoracicirari.ithttps://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/mesotelioma